Hai presente quando qualcuno di familiare o di amico ti da un consiglio o ti fa un osservazione e provi quel fastidio nella pancia? (magari ti aspettavi una risposta diversa) Oppure che leggi o senti parlare di un argomento che ti riguarda e pensi “tutti perfetti gli altri a parole”?
Ecco.
Se provi quel fastidio allora è proprio il tema personale su cui dovresti lavorare. (palla al centro)
Quando desideriamo prendercela con l’altro perché sembra il saccente di turno o lo sentiamo “contro” di noi, allora vuol dire che ha colpito giusto.
La relazione con l’altro non serve solo per trovare consensi o per piangere insieme delle stesse “sfighe”
Anzi.
Serve per crescere e confrontarsi accettando i colpi e comprendendo i limiti, esaltando le differenze.
Altrimenti ci faremo sempre scudo del “nessuno è perfetto” e con questa scusa… continuiamo a soffrire in silenzio, anziché farlo in compagnia.
Abbassiamo le difese, e anziché sentirci giudicati proviamo a conoscerci di più… Non per essere perfetti, ma per essere NOI.